Abstract

Anatomia e biomeccanica: i fattori chiave per l’utilizzo dei TAD in Ortodonzia

di Arango Elsa

Data la versatilità dei TAD, essi sono diventati oggi uno degli strumenti più utilizzati in ortodonzia. Una profonda conoscenza dell’anatomia e della biomeccanica sono però essenziali per farne un corretto utilizzo, sfruttandone al massimo il potenziale. Per quanto riguarda l’anatomia è necessario prendere in esame ciascuno dei siti anatomici valutando le delicate strutture adiacenti a ciascuna area nonché le proprietà meccaniche di ciascuno di essi. L’anatomia, inoltre, determina la dimensione del dispositivo di ancoraggio, compresi il disegno della testina e il profilo. Un altro fattore fondamentale per il successo dell’ancoraggio scheletrico è la procedura di inserimento. Per ciascun sito anatomico esite una procedura specifica che comprende la posizione dell’operatore, i punti di appoggio delle mani e la direzione dell’inserimento della minivite. Per quanto attiene alla biomeccanica, occorre considerare che, a seconda della regione anatomica, esistono dei limiti all’applicazione delle forze che devono essere rispettati per raggiungere gli obiettivi di trattamento pianificati.

Obiettivi di apprendimento

Dopo la tua relazione sarai in grado di riconoscere i diversi possibili siti anatomici per l’inserimento dei TAD, compreso il processo zigomatico nel mascellare superiore e la sinfisi mandibolare.
Dopo la tua relazione sarai in grado di distinguere le procedure di inserimento delle miniviti in base alla struttura anatomica prescelta.
Dopo la tua relazione sarai in grado di riconoscere i limiti biomeccanici associati ad ogni sito anatomico in cui si può effettuare l’inserimento dei TAD.