Abstract

Intrusione molare con TAD: valutazione in “tempo reale” dei cambiamenti del volto in 3D

di Uribe Flavio

L’intrusione posteriore dei molari nei pazienti con eccesso della dimensione verticale scheletrica è un approccio volto a ridurre l’altezza facciale e a favorire l’autorotazione della mandibola. Questi pazienti spesso presentano anche un morso aperto anteriore. Sono ancora controverse l’entità dell’autorotazione (e addirittura se debba esservi) e della proiezione del mento ottenute con questo approccio. Di solito per valutare i cambiamenti prodotti dall’intrusione posteriore con TAD vengono utilizzate le teleradiografie laterali. Queto tipo di immagini radiografiche di norma riproducono la situazione prima e dopo il trattamento ortodontico, poiché è preferibile non effettuare valutazioni più frequenti per via dell’esposizione alle radiazioni. Con l’avvento della fotogrammetria, è possibile valutare i cambiamenti del volto ottenuti tramite intrusione con i TAD ad intervalli più brevi. Inoltre, la tridimensionalità di questo tipo di immagini consente il monitoraggio dettagliato delle modifiche nelle superfici dell’area perimandibolare/labiale. La presentazione illustra come monitorare ad intervalli brevi con la fotogrammetria in 3D l’intrusione molare effettuata con i TAD.

Obiettivi di apprendimento

Dopo la tua relazione sarai in grado di illustrare come può essere utilizzata la fotogrammetria per valutare in “tempo reale” (ogni 3-5 mesi) le modifiche facciali prodotte dall’intrusione molare con TAD nei pazienti con eccesso verticale scheletrico.
Dopo la tua relazione sarai in grado di descrivere i cambiamenti del volto osservati in 3D durante l’intrusione molare con TAD a carico delle labbra e dei tessuti molli circostanti.
Dopo la tua relazione sarai in grado di conoscere i casi di pazienti con intrusione molare ottenuta usando i TAD e seguiti con fotogrammetria e saranno in grado di distinguere i cambiamenti osservati